L'importanza di seguire la crescita del calcio femminile in Europa - sottolineata da una recente decisione del Comitato Esecutivo UEFA - è stata ribadita durante un incontro a Nyon che ha aiutato a definire il futuro nel settore.
Al Workshop sullo Sviluppo del Calcio Femminile, tenutosi sotto gli auspici della programma KISS (Knowledge & Information Sharing Scenario) della UEFA, hanno partecipato oltre 50 federazioni affiliate per esaminare un'ampia varietà di argomenti legati al calcio femminile, che negli ultimi anni ha registrato una crescita continua. Il programma KISS fa parte del progetto di assistenza HatTrick ed è amministrato dalla divisione federazioni nazionali UEFA.
A dicembre, a Praga, il Comitato Esecutivo UEFA ha preso atto dell'enorme crescita del calcio femminile in Europa, sia in termini di giocatrici iscritte che di partecipazione, e ha accettato di sostenere il Programma di Sviluppo Calcio Femminile UEFA (WFDP) con un pagamento annuale di 100.000 euro dal 2012 al 2016. Questi pagamenti verranno corrisposti mediante il programma HatTrick III.
La crescita del calcio femminile sarà dunque una delle incombenze delle Federcalcio europee. Inoltre, il calcio in rosa è una delle aree principali dell'innovativo Programma per Gruppi di Studio UEFA, nel quale le federazioni condividono informazioni tecniche e competenze attraverso una serie di visite reciproche per seminari e discussioni.
A Nyon, la UEFA è rimasta entusiasta di vedere 51 federazioni per scambiare opinioni e idee. Il primo incontro nel settore dello sviluppo del calcio femminile si è incentrato su argomenti come i lavori svolti dalla UEFA, le donne e l'amministrazione nel calcio, il brand positioning del calcio femminile presso la UEFA e il reclutamento di allenatrici. Diverse Federcalcio partecipanti hanno anche presentato le proprie attività ed esperienze in ambiti quali l'amministrazione (Austria e Danimarca), il volontariato (Svezia ed ERJ Macedonia), i programmi nel calcio di base (Moldavia e Repubblica d'Irlanda), le campagne promozionali (Inghilterra), le scuole calcio femminili (Svizzera) e il reclutamento di calciatrici (Germania).
Le federazioni partecipanti hanno espresso gratitudine alla UEFA per aver organizzato il workshop shock e per aver adottato un ruolo proattivo far crescere il calcio femminile. "Il lavoro che la UEFA sta iniziando a svolgere in termini di sostegno è di enorme importanza per questo sport", ha dichiarato Sheila Begbie, direttrice calcio femminile presso la Federcalcio scozzese (SFA) e membro del Comitato calcio femminile della UEFA.
"Una conferenza come questa, attraverso il programma KISS, è molto importante per sostenere le federazioni nazionali, perché dà l'opportunità di avere un input dai paesi più sviluppati e modelli di prassi ottimali", ha aggiunto.
"È la nostra migliore idea da qualche tempo a questa parte - ha spiegato Elisabeth Bougeard-Tournon, capo progetto della Federcalcio francese (FFF) -. Ci consente di assistere a presentazioni molto istruttive su quanto sta accadendo in altri paesi, a prescindere dal livello, ma anche di scambiare opinioni e creare una rete per crescere insieme".
"Sono stati due giorni fantastici - ha dichiarato Sue Ronan, Ct della nazionale maggiore femminile della Repubblica d'Irlanda -. Abbiamo parlato con gente che avremmo potuto incontrare solo ai sorteggi delle competizioni. Ognuno ha spiegato quello che accade nelle rispettive nazioni: in questo modo, abbiamo tutti da imparare e possiamo andare avanti".
L'evento è stato il primo nel suo genere e ha riscontrato un grande successo. Ora non bisogna adagiarsi sugli allori, ma organizzare workshop più piccoli per i vari livelli di sviluppo di ogni federazione. A questo scopo, verranno attuati progetti pilota in quattro paesi per valutare l'impatto iniziale degli ultimi investimenti dell'organo di governo del calcio europeo. Il calcio in rosa continua a crescere, guidato dalle mani esperte della UEFA.